Danilo Bonaldo classe 1930 ci ha lasciato martedì notte 27 giugno.
Come già scritto più volte Danilo ha stazzato per primo in Italia e al mondo, il Dinghy 12′ in vetroresina e così è rimasto per alcuni anni l’unico produttore di dinghy 12 da regata. Con lui se ne va un pezzo di storia, un pò di rivoluzione dell’epoca, erano gli anni 70, e i dinghy in legno costavano sempre di più bloccando di fatto la diffusione di questa Classe.
Con il suo avvento e solo dopo alcuni anni altri lo seguirono creando di fatto la Flotta Monotipo più numerosa d’Italia, oggi conta più di trecento iscritti fra regattanti e simpatizzanti.
Danilo è stato un uomo fiero, onesto e lavoratore, amava il suo lavoro e ancora di più amava le sue creature che le centellinava ai suoi clienti. Non era facile infatti averne uno dei suoi dinghy, dovevi prenotarlo e, forse, da li a due anni lo potevi avere, almeno in quest’ultimo decennio era così.
Io l’ho conosciuto a Chioggia nella sua città natale quando mi presentai per una regata al suo circolo, il Circolo Nautico Chioggia, con una sua imbarcazione, “La Pipa” di colore giallo canarino originale. Appena mi vide mi disse vita e morte dell’imbarcazione, che pesava un pò ma per questo era velocissima…
Fui abbagliato dalla sua calma e sicurezza, li capii che lui e le sue barche erano un tutt’uno, erano sue creature e, ora a distanza di anni e, con l’esperienza che sto facendo costruendo le sue barche, lo capisco di più… sono sulla stessa strada 😉 !
Non fu facile avere i suoi stampi per costruire i “Bonaldo” ne avevo parlato alcuni anni prima dell’operazione che poi ho concluso, gli proposi appunto io la continuità della specie… ma non si sentiva pronto, non era entrato nell’idea che qualcun altro potesse costruire i suoi “Bonaldo”, poi, col passare degli anni decise che era ora di tramandare queste costruzioni, per me fu come toccare il cielo, non sapevo cosa stavo facendo e cosa dovevo fare, ma con i suoi appunti e i suoi insegnamenti partii sicuro di quello che volevo, il più bel Dinghy 12′ in vetroresina e legno al mondo.
Ciao Danilo e grazie, non ti dimenticherò mai.